I primi sei mesi del nostro impegno
al servizio dei cittadini e per Quinto

Care/i concittadine/i, nei primi sei mesi il nostro gruppo di minoranza ha vigilato con attenzione e rigore l’azione amministrativa del nostro comune, partecipato con interventi ai consigli comunali, effettuato proposte, osservazioni e mozioni scritte, su temi che riteniamo fondamentali quali: ambiente, sviluppo urbano, sicurezza, scuola, welfare per giovani e anziani.

Abbiamo prodotto osservazioni relativamente al nuovo Piano Antenne ed alla prevista scuola di Motociclismo di Paese confinante ed in parte ricadente nel nostro comune. Per entrambi abbiamo messo al primo posto il benessere, la salute ed il rispetto dei diritti dei nostri concittadini.

Abbiamo presentato una mozione per riqualificare il sito dell’ex cava Biasuzzi, ma la nostra proposta è stata bocciata perché la maggioranza è indirizzata a realizzare in futuro il vecchio progetto presentato nel 2014, proprietario dell’area permettendo.

In concomitanza con la stesura del bilancio di previsione 2025, abbiamo prodotto e presentato alla giunta un documento finalizzato a proporre idee su cui poter eventualmente collaborare, pur nel rispetto dei ruoli, quali: ambiente, giovani, sport.

La nostra azione è stata quindi in questi primi mesi improntata ad una interlocuzione attenta e propositiva al fine di favorire soluzioni utili alla nostra comunità. Le risposte sono state tiepide o insoddisfacenti.

Analizzando i documenti di programmazione e bilancio per il prossimo triennio prodotti dall’attuale Amministrazione, abbiamo riscontrato la pochezza degli obiettivi e delle linee programmatiche previste per il periodo 2025-27.

Pur consapevoli delle scarse risorse economiche disponibili, pensavamo e pensiamo si potesse osare di più, ricorrendo anche a finanziamenti per realizzare opere e servizi fermi da anni ( vedi pista di atletica, sala polifunzionale di comunità, scuola dell’infanzia e nido integrato), niente di tutto questo.

Nell’ultimo consiglio comunale dell’anno, quello del 23 dicembre, l’Amministrazione ha proposto, per far fronte all’aumento generale della spesa, l’innalzamento dell’IRPEF ( dallo 0.6% allo 0,8%). Un onere pesante per la cittadinanza che poteva essere applicato progressivamente, come previsto dall’art. 53 della nostra Costituzione. Una modalità, da noi proposta, che avrebbe dimostrato maggiore sensibilità per tutte le fasce di reddito compresa la classe media, che risulta in questi ultimi anni la più tartassata. In altri comuni si è scelto invece di innalzare l’IMU, gestendo una più equa ripartizione tra i cittadini ( Chi più ha, più paga).

Sempre nell’ultimo consiglio comunale, abbiamo denunciato con preoccupazione che la documentazione riportava errori ed incongruenze importanti, che hanno determinato la sospensione del consiglio per decidere come garantire a pochi giorni dalla fine dell’anno l’approvazione del bilancio. Anomalie dovute alla mancanza di personale ed alla assenza di controlli da parte degli organi politici di governo.

Le difficoltà per ricostruire l’organico necessario alla gestione del Comune permane, la polizia locale ha visto un incremento di 2 unità, ma purtroppo complessivamente il municipio è carente di 4 figure.

Riguardo alle opere pubbliche in attesa di completamento svetta la ristrutturazione della sede municipale, per la quale l’Amministrazione si era sbilanciata promettendone la riapertura per fine 2024. A distanza di qualche mese, in consiglio comunale, su nostra sollecitazione, abbiamo scoperto che quella annunciata era una pia intenzione perché l’amministrazione è invece in attesa di un finanziamento per completare l’opera. Se tutto procederà per il meglio il Municipio potrà riaprire i battenti a fine estate 2025.

Volendo tratteggiare il bilancio dei primi sei mesi di questa Amministrazione, possiamo dire che non intravvediamo un grande cambiamento rispetto alla precedente. Mancanza di progettualità, spirito di iniziativa e assenza di una visione chiara per il futuro del nostro comune è quanto ci sembra la contraddistingua. Aspettare i fondi senza mettersi nelle condizioni di ricercarli ci sembra una grave colpa.